Care bambine, cari bambini,
quasi sottovoce ARRIVA IL NATALE, questo Natale.
Scambi di auguri e canti con mascherina solo in classe: quanto ci manca ritrovarci a far festa tutti insieme!
Eppure non vi siete scoraggiati. Pian piano ci siamo preparati a questa festa: ogni classe, ogni sezione, ognuno di voi ha fatto il suo pezzetto, ha messo la sua piccola stella.
I bambini della Scuola dell’Infanzia si sono stretti attorno a Gesù per cantargli una dolcissima ninna nanna nel presepe che hanno rappresentato loro stessi.
I bambini di prima, di seconda e di terza hanno realizzato un albero che si è addobbato ogni giorno di gesti buoni e gentili fatti da ciascun alunno della scuola primaria.
Le classi quarte e quinte ci hanno regalato una canzone nuova, composta da loro e un racconto di Natale che ci farà pensare un po’.
I maestri e le maestre hanno messo la loro pazienza, la loro competenza e il loro affetto per voi.
Con l’aiuto della tecnologia (e del maestro Ciriaco), tutto questo diventerà una storia di auguri da donare ai genitori. La guarderete insieme a casa, raccontando, sorridendo e ridendo insieme. Non è come ritrovarci per davvero, ma è un segno del desiderio di non fermarsi quando si incontrano difficoltà, di volerle affrontare con fantasia e coraggio cercando modi nuovi per sentirci vicini e collaborare.
In questi mesi di scuola, ormai quattro, visto che in molti abbiamo iniziato il primo giorno di settembre, siamo cresciuti insieme e abbiamo imparato moltissimo. Voi bambini e bambine siete stati molto bravi: accogliere nuovi compagni, riprendere il ritmo di scuola, seguire le regole: c’è tanta amicizia qui. Si vede. Si respira. Non sappiamo cosa succederà nei prossimi mesi, ma siamo sicuri che finché saremo amici e ci aiuteremo, sarà tutto più facile e bello.
Lontano con i gesti, vicini col cuore, non c’è distanza che spenga l’amore.
Anche le stelle nel ciel son distanti, ma non per questo son meno brillanti.
Dice così il ritornello della canzone che avete composto: grazie! Abbiamo tutti bisogno di “luce di stella” per far brillare la fiducia, l’amicizia e la speranza.
E il desiderio di essere amici, anzi fratelli, di volerci bene ce l’ha messa nel cuore questo Bambino, Gesù, che nascendo a Betlemme ha portato e porta pace e amore a tutti.
Cari genitori, grazie per la vostra vicinanza. Quest’anno vivremo un Natale più essenziale, semplice, più “nostro”. Vi auguro che sia l’occasione per riscoprire ancor di più il volersi bene in famiglia, senza dimenticare chi è povero, solo, sofferente. Allora sarà davvero, davvero Natale.
BUON NATALE
La Direttrice
Luisa Giuliari